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Attendendo il Sole

novembre 7, 2008

di Kranzler

mangiaricotta

Come dubitarne?  Colui che doveva avere la “meglio”, l’ha avuta. Difatti assistiamo al festeggiare delle masse, dei mangiaricotta, dei farsetti nostrani. Ovunque rimbomba il balletto di servette, sguatteri, catamiti dell’Africa e castrati nostrani.  Chiedono un mondo nuovo, un mondo dove tutti siano uguali. Il trionfo degli assaltatori del forno delle Grucce, ignari che presto il pane sarà finito. Mangino la ricotta, signori Mangiaricotta, quando sarà finita, nella catarsi sanguigna che mischia la gioia e lo stupore per il bene che viene a mancare essi saranno nutriti soltanto da un croccante piombo col loro sangue a far da succulento vino novello. Osservateli, nel loro mondo nuovo, nella gabbia dorata che giorno per giorno si costruiscono. Parlano di mondo, ma si parla, nella realtà vera, quella straniera nel loro sogno di visionari, di una minuscula, sparuta parte di mondo. Si esalta la vittoria di un meticcio, un uomo nè carne nè pesce, il trionfo dell’homo “novus” insomma, anche se di nuovo non ha nulla. Si chiamavano Parja, intoccabili, Shudra, un tempo. Il trionfo del miscuglio, e quindi del nulla. Il trionfo delle macerie sull’architettura, degli scarabocchi sui ritratti. Gli uomini ridotti tutti alle medesima luce grigia. Ebbene noi rivendichiamo il ruolo di Prisma. Il Prisma, che nella sua lucente trasparenze fornisce un chiaro esempio di purezza, che nei nostri termini si traduce in purezza intellettuale e di sangue. Noi rivendichiamo il ruolo di separatori, poichè abbiamo il culto di tutto ciò che separa gli uomini, piuttosto di tutto ciò che li unisce. Il Prisma migliore è la Spada di Kalki, che nel turbine di Sangue e Nuvole sistemerà tutto ciò che va sistemato. Già ora possiamo avvertire il movimento delle acque sotterranee. Già ne abbiamo le prime risorgive. Risorgive rosso sangue. Risorgive che non saranno contenute da nulla e da nessuno, perchè oggettivamente fisiche. Risorgive che non possono essere inquinate poichè esse rifiutano il meticciato spirituale e fisico. E chi oggi festeggia lo sappia, la ricotta sta per finire. E dopo non vi sarà niente. Solo una morte, spirituale e fisica non si sa, vedremo. E allora godimento supremo sarà per coloro che ora sono nei ghiacci dell’altezza di cuore, osservare il correre a casaccio delle masse accecate dalla fame. Assisteremo con truce accenno di sorriso al cannibalismo di un mondo deviato e pervertito. Già li sentiamo.. il padre mangia il figlio, il figlio il fratello, il nipote la nonna. Attendiamo di vedere tutto ciò con la serena consapevolezza di aver ragione, e la ancor più piena consapevolezza di essere Superiori, in termini spirituali e fisici, all’esercito dei Mangiaricotta. Ricotta che presto sarà disciolta dal sorgere, nuovo, eterno, imperioso, del nostro Sole Invicibile.